Redazione
Anna Seggi, con la sensibilità e la competenza che abbiamo imparato ad apprezzare nei suoi primi articoli scritti per il Talamo, in una conversazione davanti al pianoforte dal tono semplice ed informale ci invita a prendere confidenza con la musica e dimestichezza con l’ascolto, superando quel timore che spesso accompagna l’approccio alla musica colta e lasciando che le emozioni fluiscano in noi fino a capire qualcosa di più di noi stessi. La musica può rappresentare un eccezionale strumento di introspezione.
A telecamera spenta Anna Seggi ci ha detto:
«Trovo che la musica sia una ricchezza inestimabile, ci sarebbe tanto bisogno nel nostro tempo della musica per stare con sé stessi, per aver tempo di vedere che cosa si muove dentro di noi, come si muove, la direzione che vuole prendere. Viviamo di solito in una maniera così frenetica, disordinata e molto spesso viviamo lontani da noi stessi. La musica ci può riconnettere, anche se questo costa un po’ di fatica: fatica di ascoltarsi, fatica di creare un po’ di silenzio intorno a noi, fatica di dare spazio a ciò che si muove dentro, che si vuole esprimere a modo suo.»